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Oggi è già futuro

Quando a salvare il cuore è la notifica dell'app

Martedì, 03 Settembre 2019

L’uomo colpito da arresto cardiaco si accascia a terra, privo di sensi. Intorno a lui non ci sono defibrillatori, e nemmeno persone in grado di praticargli un massaggio cardiaco. Un passante chiama il Suem, ma intanto il tempo passa, e la situazione rischia di aggravarsi, forse in maniera irreparabile. Tra la folla, all’improvviso, si fa largo una persona che si china su quell’uomo e inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare: una, due, tre spinte sul torace, finché l’uomo non riprende conoscenza. Le sirene dell’ambulanza sono ancora lontane, e lui è già fuori pericolo. 
Dietro al lieto fine di questa storia, immaginaria ma verosimile, c’è un dettaglio decisivo: l’autore del salvataggio non passava di lì per caso. L’autore del salvataggio è arrivato lì perché è un “esperto” di rianimazioni, e perché ha un’app che gli segnala se nei paraggi c’è una persona colpita da arresto cardiaco. Bene, in Canton Ticino questa app esiste veramente, e si chiama Ticino Cuore. Per registrarsi bisogna avere almeno 18 anni e un certificato di abilitazione alla rianimazione e defibrillazione, valido e aggiornato. Nata per informare la popolazione e per gestire gli allarmi in caso di arresto cardiaco, infatti, Ticino Cuore consente di coordinare una rete di First Responder (soccorritori abilitati), che possono ricevere un allarme in caso di arresto cardiaco e prestare il primo soccorso.
A spedire gli allarmi sono gli operatori di Ticino Soccorso 144, che ricevono le richieste di aiuto al centralino; quando riceve il messaggio, il First Responder può liberamente decidere se dar seguito o meno alla richiesta. Se accetta, e se è abbastanza vicino alla fonte dell’allarme da intervenire in tempi utile, il First Responder viene identificato e geolocalizzato, e può attivare il navigatore sia verso il luogo dell’intervento, sia verso il defibrillatore pubblico più vicino. Dopo aver concluso l’intervento, infine, il First Responder dovrà compilare un formulario.
Il modello del Canton Ticino potrebbe approdare presto anche in Italia: nelle scorse settimane, infatti, la Camera ha votato una legge sull’utilizzo dei defibrillatori che comprende varie norme, tra cui la predisposizione di un’app del tutto simile a Ticino Cuore. Alessandro Zorzi, portavoce dell’associazione ‘Padova fa battere il cuore’, ha partecipato alle audizioni nella commissione Affari sociali della Camera, e spiega quali sono le altre novità: «Il defibrillatore sarà obbligatorio in tutti gli edifici della pubblica amministrazione, in aeroporti, porti e stazioni, sui treni, sulle navi e su tutti i mezzi di trasporto che prevedono un viaggio senza fermate superiore alle due ore. Per quanto riguarda i defibrillatori, la legge chiarisce che potranno essere utilizzati anche da chi non abbia ricevuto una preparazione specifica, e che dovranno sempre figurare nei corsi di primo soccorso. Infine, in caso di chiamate per arresto cardiaco, gli operatori del 118 avranno l’obbligo di dare istruzioni al telefono».

Alessandro Macciò

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